Michele Cecchini (Pagina 1 di 4)

La voce di Naira

Sul portale di letteratura “Le Parole e Le Cose” è stato pubblicato il mio racconto: “La voce di Naira”. Si tratta di una piccola metafora di cosa significa e cosa comporta (o dovrebbe comportare) la scrittura, rappresentata come una sorta di voce invisibile che aggiunge uno sguardo diverso sul mondo. Questa voce è ancora in grado di dire? E chi ascolta, è ancora disponibile?

Linoleum

Grazie di cuore a “Linoleum – Progetto Letterario” per avermi invitato a parlare di Beppe Fenoglio nell’incontro dal titolo: “Così decisivo, così disperante”.
L’evento si è svolto all’interno della Festa del Racconto, a Lido di Camaiore, Hotel Club i Pini.
Sabato 14 giugno 2025.

 

Stoccarda

VOLKSHOCHSCHULE (Università Popolare di Stoccarda)
in collaborazione con
Società Dante Alighieri – Stoccarda

presentano

Venerdì 4 aprile ore 17
Diretta Zoom

Stoccarda chiama…
l’autore Michele Cecchini
(Webseminar)

Si parlerà di letteratura, di narrativa ma soprattutto di lingua e di linguaggio come strumento per creare, inventare, sperimentare, intercettare una condizione esistenziale e preservare la memoria.

Coordina l’incontro la dott.ssa Eszter Papp

L’incontro ha luogo in lingua italiana ed è consigliato a partire dal livello B2.

Sparring Partner (Giro di vite n.2)

È uscito il secondo racconto di GIRO DI VITE, la serie di ritratti in forma di racconto pubblicati dalla rivista letteraria IL PRIMO AMORE.

Questa volta il racconto si intitola SPARRING PARTNER. Parla di Paolo e della sua carriera nel pugilato (non solo, ma anche).

Una mattina durante la ricreazione una compagna che le piace si stacca dal gruppetto e si avvicina a Paolo e gli chiede: “E tu che sport fai?”. Paolo non fa nessuno sport, perché in borgata si sta in strada, al bar, in cortile. Ma per fare bella figura risponde con la prima cosa che gli viene in mente: “Il pugilato”. “Dai, che bello! Allora ti veniamo a vedere”, fa lei.

Izzera (in Toscana)

Si sono appena concluse le date toscane della tournée teatrale di IZZERA, il monologo che ho scritto, che è stato messo in scena da Preziosa Salatino e prodotto dal Teatro Atlante di Palermo. Sono stati giorni densi e intensi, di quelli che rimangono dentro.
Attraverso Izzera volevo avvicinarmi a una condizione esistenziale in cui prevale il disorientamento e lo sconcerto di chi è costretto a confrontarsi con una vita che sembra un enorme equivoco.

La necessità di cambiamento, le radici recise (un paese ci vuole, ma non c’è più), il tentativo di rinnovarsi comportano sofferenza e disagio. Perché non si è più qualcosa e, al contempo, non si è ancora qualcos’altro. Ritengo che questi siano temi capaci di oltrepassare l’ambientazione storica in cui il testo si inscrive. Non a caso la chiacchierata di ieri mattina con i ragazzi di un Liceo, a margine dello spettacolo, è stata ricca di spunti e riflessioni forti.


Ringrazio tutti gli amici per avermi accompagnato e per le loro parole gentili. Abbraccio con tutto il cuore, ovviamente,Preziosa Salatino e con lei il Teatro Atlante di Palermo. E ringrazio chi ci ha accolto con gentilezza e disponibilità, mettendo al servizio spazio e competenze perché tutto questo potesse prendere forma: Il Centro Culture Contemporanee Corte dei Miracoli di Siena, il Centro Artistico Il Grattacielo di Livorno, Il Teatro Comunale di Fauglia e il Teatro l’Ordigno di Vada.

Metti un giorno Tripetetolo

Sulla rivista “Le Parole e Le Cose” è stato pubblicato un mio breve testo:

METTI UN GIORNO TRIPETETOLO

Piccola cronaca di una trasferta nelle Signe.

La belotta, il Drago, Cristo di Corea, il profumo d’Arno e molto altro in un mio testo per la rivista “Le Parole e Le Cose”.
Dove Tripetetolo è la scusa per parlare delle case del popolo come concetto universale, condizione esistenziale, luogo dell’anima.

Ecco, l’ingaglioffamento al gioco delle carte, per dirla con Machiavelli, è una certezza che mi si è scardinata l’altro giorno quando il mio amico Tofani Roberto da Lastra Signa mi ha portato alla Casa del Popolo di Tripetetolo.

Una giornata con Dino Campana

Sul portale Le Parole e Le Cose è uscito un mio breve racconto dal titolo: “Tutto va per il meglio, nel peggiore dei mondi possibili – Una giornata con Dino Campana”.

“Signor Dino?”
Il giornale si abbassa come un sipario all’incontrario e mi appare un faccione largo quanto un piazzale. Dalla barba rossa bella zeppa sbrilluccicano due occhi azzurrognoli liquidi e potenti. Non sembra infastidito, anche se il tono è secco quando mi fa: “Cosa avete da guardare?”
“Niente, ci tenevo a incontrarvi”.

Campa Cavallo

Lucca, Sabato 7 dicembre alle ore 17,30
Centro di Salute Mentale Adulti (La casina rossa)
UN MORSO ALL’IMPROVVISO

Insieme a Giulio Sensi e Adalgisa Soriani (Responsabile della Salute Mentale adulti e SPDC ASL Zona distretto Piana di Lucca)

La eassegna CAMPA CAVALLO è organizzata da Fondazione per la Coesione Sociale, Azienda USL Toscana Nord Ovest, Fondazione Mario Tobino, CREA cooperativa sociale e Centro Studi e Ricerche Lippi Francesconi; in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Carnevale di Viareggio

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