LIBRIAMOCI
Una recensione di Lida Nieri sul blog Libriamoci a proposito di Per il bene che ti voglio.
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Nei giorni scorsi ho avuto l’onore di presentare insieme a Federico Sardelli il Carteggio Borzacchini – Sardelli (1996-2014) edito da Erasmo. I due erano soliti scambiarsi frequentemente messaggi. Dopo la scomparsa di Giorgio Marchetti, Federico ha deciso di raccogliere e dare ordine a questo materiale vasto ed eterogeneo, che racconta di un’amicizia intensa e, fortunatamente per noi lettori, feconda. Son cose meravigliose che meriterebbero un libriccino. Perché non lo scriviamo io e te [o Te ed io] a due mani, riportando briciole, raccontini, ricordi e bozzetti di tutta la nostra æpopea? Secondo me si pubblica subito e darebbe gioia a tanti.
Insieme a noi, nella due giorni Lucca – Livorno (11 e 12 dicembre 2016) si sono alternati amici e membri del Sodalizio Muschiato.
The Howl, i Norbicciani, la City Lights, le americanate, i Giants e i 49ers, i Grateful Dead..
Questo e molto altro oggi pomeriggio nel nostro incontro delle 17,30 all’Hotel Universal di Livorno.
con Douglas A. Stewart
Reading a cura di Nicoletta La Terra.
Open door, Open mind, Open book, Open hearth non è uno slogan, non è tanto per dire. Davvero.
Volterra, ottobre 2016. Paolo Di Paolo (Una storia quasi solo d’amore, Feltrinelli), Pino Corrias (Dormiremo da vecchi, Chiarelettere), Michele Cecchini (Per il bene che ti voglio, Erasmo): i tre finalisti del Premio letterario “Ultima Frontiera”.
Innanzitutto, l’ambientazione: la Roma che i personaggi attraversano è intima, straniante, ed è osservata con uno sguardo “forte” e poetico al tempo stesso. Viene dosato con equilibrio l’espediente della cura attraverso i libri, inscrivendolo in un giallo che si dipana piano piano e che, guarda caso, proprio grazie ai libri si risolve. Mi pare un bell’atto d’amore per la letteratura e per la lettura. Mi è venuto in mente Truffaut.
Ogni “visita” che il protagnista riceve è per il lettore un pretesto per conoscerlo più in profondità. La commistione tra la trama e le riflessioni sulla letteratura offrono una miriade di spunti e soprattutto di letture a più livelli, che qualche volta l’autore suggerisce e qualche altra volta lascia impliciti, dando la possibilità al lettore di muoversi autonomamente.
Nel nuovo numero di Cinema Sessanta, Erica Barbaro scrive di emigrazione e cita Per il bene che ti voglio. Luglio 2016.
Dicono che a San Francisco ci siano più lucchesi che a Lucca. Probabilmente nel tempo si è unito anche qualche livornese.
Quartiere di North Beach, angolo Columbus Ave / Green St.
Italiese,
la nostra bella lingua di Merica
Un’intervista per il periodico La voce di New York
A cura di Filomena Fuduli Sorrentino
Un video che racchiude alcuni momenti della tappa a San Francisco nel viaggio in Merica.
A cura di Yurie Goto Manning.
(Le riprese sono state effettuate alla City Lights e all’Istituto di Cultura)