Articolo di Fulvio Paloscia su Repubblica Firenze, sabato 10 aprile 2021
“L’autore è consapevole del terreno scivoloso su cui si muove. Lo fa stare con i piedi ben saldi un linguaggio che non risparmia gli aspetti più crudi (e taciuti). Ma anche l’ironia di Giulio, io narrante. E la poesia che nasce dalla sua visione forzatamente limitata della realtà”.