Sul portale di letteratura “Le Parole e Le Cose” è stato pubblicato il mio racconto: “La voce di Naira”. Si tratta di una piccola metafora di cosa significa e cosa comporta (o dovrebbe comportare) la scrittura, rappresentata come una sorta di voce invisibile che aggiunge uno sguardo diverso sul mondo. Questa voce è ancora in grado di dire? E chi ascolta, è ancora disponibile?
Le parole e le cose
Sulla rivista “Le Parole e Le Cose” è stato pubblicato un mio breve testo:
Piccola cronaca di una trasferta nelle Signe.
La belotta, il Drago, Cristo di Corea, il profumo d’Arno e molto altro in un mio testo per la rivista “Le Parole e Le Cose”.
Dove Tripetetolo è la scusa per parlare delle case del popolo come concetto universale, condizione esistenziale, luogo dell’anima.
Ecco, l’ingaglioffamento al gioco delle carte, per dirla con Machiavelli, è una certezza che mi si è scardinata l’altro giorno quando il mio amico Tofani Roberto da Lastra Signa mi ha portato alla Casa del Popolo di Tripetetolo.
Pubblicato su Le Parole e Le cose un estratto da E questo è niente: la parte iniziale del Terzo Componimento, Il coso che sarei io.